IL CONTROLLO MAGNETOSCOPICO

Questo esame  permette di evidenziare difetti superficiali o sub-superficiali. 
Può essere applicato solo su materiali
ferromagnetici (es. ferro, nichel, cobalto ed
alcune delle loro leghe). 
La presenza di cricche o altri difetti crea
una “crepa” del campo magnetico naturale
del pezzo, e le particelle di metallo magnetizzato si raggruppano in corrispondenza della discontinuità mettendo in evidenza il difetto.

 

Le tecniche di magnetizzazione più utilizzate sono la magnetizzazione con elettromagnete e la magnetizzazione con bobina. 

Le tipologie di controllo che possono essere effettuate sono: 
MT colorati: l’individuazione avviene ad occhio nudo e con luce bianca, tramite un rilevatore che mette in risalto le discontinuità.
MT fluorescenti: l’individuazione dei difetti viene effettuata illuminando la superficie al buio con luce UV.

 

Che cosa trattiamo: 

Lampada di Wood
Lampade di Wood
Gioghi elettromagnetici
Liquidi magnetici
Bancali magnetici
Su misura
Previous slide
Next slide
Smagnetizzatore da banco

Per maggiori informazioni

Richieste di quotazione, preventivi, 

I Controlli Non Distruttivi

Le Prove non Distruttive (PnD) sono l’insieme di esami, prove e rilievi eseguiti utilizzando procedimenti che non modificano il materiale e non richiedono la distruzione o l’estrazione di campioni dalla struttura in esame. I procedimenti più comunemente utilizzati si basano su ultrasuoni, radiazioni X e gamma, vibrazioni, induzione elettromagnetica, liquidi penetranti, oltre a metodi quali termografia, endoscopia, tomografia, ecc.

Si tratta quindi di procedimenti paragonabili a quelli utilizzati in medicina: attraverso tecniche quali raggi X, ultrasuoni si definisce lo stato di salute di un paziente. Nel caso dei CnD, le prove sono condotte su materiali quali metalli, compositi, plastiche, ceramici, su componenti quali recipienti a pressione, turbine, caldaie, valvole, pompe, motori, reattori nucleari e dell’industria chimica e petrolchimica, gru su mezzi di trasporto quali aerei, navi, treni, ferrovie, funivie, autoveicoli, razzi e navicelle spaziali, su installazioni quali piattaforme per la ricerca e l’estrazione del petrolio, gasdotti, ponti, viadotti, dighe, fondamenta, caverne, sui pendii ed i suoli ed infine sulle opere d’arte. 

 

I risultati delle prove svolte applicando questi metodi sono alla base per la valutazione della qualità di un prodotto, per l’esame dell’integrità strutturale di un componente, per la diagnosi e ricerca delle cause di malfunzionamenti di macchinari.